
Oggi parliamo di un prodotto tipico che troviamo facilmente nel regioni del sud Italia, ma soprattutto in Puglia. Stiamo parlando dei lampascioni: scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta! Che cosa sono i lampascioni e come si preparano
I lampascioni, noti pure con il nome di cipolla canina, cipollaccio con il fiocco o giacino dal pernacchio. Per la popolazione pugliese questo non è solo un semplice bulbo da ammirare nella natura, bensì si presenta proprio come cibo da intenditori.
Il lampascione è ricco di sali minerali e cresce, generalmente, a 12-20 centimetri circa nel sottosuolo, caratterizzando soprattutto l’Italia meridionale e, specialmente, la Puglia e la Basilicata.
Sono dei veri e propri bulbi, una sorta di cipollacci selvatici, molto più piccoli delle comuni cipolle, connotati da uno spiccato sapore amarognolo. Per quanto riguarda il loro profumo, invece, questo è dolciastro ed aromatico. Crescono spontaneamente nei terreni incolti, ma per raggiungere la giusta dimensione e, quindi, essere raccolti e consumati, devono rimanere nella terra per 4-5 anni, ed a volte pure di più. Ecco spiegata la ragione del loro costo così elevato, pur essendo una pianta spontanea che non necessita di una coltivazione particolare o chissà di quali cure.
Cipolline in agrodolce semplicemente squisite
Ingredienti
– 500g di cipolline
-3 cucchiai di zucchero
-Mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
-4 cucchiai di olio
-sale
-1 mestolo di acqua
Preparazione
Pulire le cipolline lavarle, prendete una padella dal fondo largo e versateci dentro un giro d’olio d’oliva. Non appena l’olio è caldo, aggiungete le cipolline, salatele e lasciatele rosolare per un paio di minuti.
Aggiungete aceto bianco e zucchero e, non appena l’aceto sarà evaporato, aggiungete mezzo bicchiere d’acqua calda.
Lasciate cuocere le cipolline a fiamma medio-bassa e con il coperchio per 15-20 minuti fino a quando non saranno diventate morbide ma non scotte.
Versate le cipolline in agrodolce in una ciotola e lasciate raffreddare completamente mescolando di tanto in tanto.