Il pitone è uno dei prodotti rustici della gastronomia messinese. Viene preparato nelle pizzerie e nei panifici.

Il pitone è paragonabile ad un calzone fritto farcito, non ha bisogno di una lunga lievitazione, poiché la sua preparazione è molto rapida.

Questa prelibatezza della rosticceria nasce dalla tradizione della cucina più povera messinese, quando con la rimanenza della pasta del pane venivano fritte queste piccole mezzelune con pezzi di formaggio e pomodori.

Ingredienti per l’impasto

  • 700 g di farina 00
  • 300 g di farina di semola rimacinata
  • 450 g di acqua tiepida
  • 30 g di lievito di birra fresco
  • 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine
  • 1 cucchiaio di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero

Ingredienti per il ripieno

  • 1 cespo di indivia riccia
  • 1\2 kg di pomodori maturi
  • 400 g di formaggio tuma o primosale
  • 1 vasetto di acciughe sottolio
  • 5 cipollotti lunghi
  • pepe nero macinato
  • olio extravergine d’oliva

In mezzo bicchiere di acqua tiepida sciogliere il lievito di birra con ½ cucchiaino di zucchero.  Man mano aggiungete le farine e l’acqua, ed iniziate ad impastare. Aggiungete l’olio e il sale e continuare ad impastare sino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Trasferite l’impasto in una ciotola e copritelo con un panno pulito, lasciate riposare fino a quando raddoppierà il volume.

Lavate l’indivia, sgocciolatela e tritatela grossolanamente. Mettetela in una ciotola con due pizzichi di sale e mescolate. Prima di farcire i pitoni, scolate l’eventuale acqua di vegetazione e condite con un po’ di olio d’oliva e una macinata di pepe nero.

Lavate i pomodori, togliete i semi, tagliateli e metteteli in una ciotola con un pizzico di sale per far perdere un po’ di acqua di vegetazione. Tagliate il formaggio a pezzetti. Sbucciate i cipollotti e tagliateli a rondelle. In un piatto fate sgocciolare i filetti di acciuga. A questo punto prendete l’impasto e dividetelo in pezzi di uguale peso, spianatelo leggermente e distribuite gli ingredienti del ripieno. Chiudete i calzoni rimboccando i lembi e premendo bene con le dita. Infine friggeteli in abbondante olio di semi.