Cu mancia patati nun mori mai”
Il significato di questo proverbio è legato al fatto che la patata è un alimento semplice, povero, costa poco, molto nutriente e ricco di carboidrati, per questo, in occasione di carestie e guerre, è stato l’alimento principale che ha contribuito a sfamare tantissima gente.
-2 patate grosse
-sale
-pepe
-menta o prezzemolo
-olio si semi per friggere
Bollite le patate in acqua e sale e quando sono pronte (quando riuscite ad infilzarle con la forchetta) tiratele fuori dall’acqua.
Raffreddate e spellate le patate e schiacciatele nello schiacciapatate (non utilizzate altri strumenti, schiacciapatate!).
Aggiungete del sale, del pepe nero macinato al momento ed il trito di menta o prezzemolo.
A questo punto aggiungete l’albume (non tutto in una volta ma a cucchiaini così vi rendete conto quanto ne richiede l’impasto.
A questo punto formate le crocchette dando loro una forma leggermente allungata
Prendete un tegame e riempitelo d’olio per metà.
La quantità d’olio è fondamentale tanto quanto la sua temperatura.
Le crocchè devono galleggiare nell’olio bollente a 180/200 C perché è l’unico modo per far sì che si formi la crosticina che le sigilli.
Quando l’olio avrà raggiunto la temperatura potete cominciare a friggere le crocchè.
Non appena dorate scolatele e disponetele su della carta assorbente.
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