Mirko Interlandi, Calatino di origine e giovane leva della cucina siciliana e non solo, ci racconta la sua cucina e le sue ambizioni

Mirko Interlandi. Iniziamo un viaggio entusiasmante, per conoscere quelle che sono alcune delle nuove leve della cucina siciliana, giovani che ogni giorno s’impegnano e danno il massimo per apprendere, per formarsi e per poter spendere, poi, ciò che hanno imparato nelle cucine dove lavorano.

A tale proposito ho fatto due chiacchiere con Mirko Interlandi, ventenne di Caltagirone, con una grande spiccata passione per l’arte culinaria della propria regione e di tutto il mondo. Giovane ma con grande esperienza: da dove nasce questa forte ambizione e questa grande passione? “La mia più grande passione nasce nel 2014 grazie ad un cuoca conosciuta all’interno del pub di famiglia. Grazie a lei ho scoperto il grande amore verso la cucina. Tutto questo alimentato dalle esperienze lavorative fatte negli anni, tramite ad esse mi sono arricchito sia personalmente ma soprattutto lavorativamente, innamorandomi sempre di più di questo lavoro”.

Cosa metti in risalto nei tuoi piatti? E il tuo piatto preferito in assoluto ben riuscito? “Nei miei piatti cerco di mettere gusto, semplicità e la continua ricerca di abbinamenti; inoltre non mi deve mancare menta, basilico e paprika dolce. Il piatto che prediligo è il “baccalà alla siciliana” con una rivisitazione personale dedicato a un cliente speciale”.

Cosa significa essere cuochi oggi? “Per me essere un cuoco oggi è non stazionare in un posto fisso, ma avere la capacità di riuscire a mettersi in gioco sempre e riuscire a integrarsi in svariati tipi di cucine ed aggiornarsi alle novità che il nuovo tipo di cucina propone”.

Dove ti vedi proiettato tra un paio d’anni? “La mia strada è ancora molto lunga e tortuosa, di certo non mi posso definire uno chef ma grazie all’appoggio delle persone con cui ho avuto l’onore di lavorare penso di aver una buona base per poter diventare un buon cuoco. Il mio obbiettivo è riuscire a girare più posti possibili tra Francia e Inghilterra per poter ampliare il mio bagaglio. Infine non so dirti come e dove mi vedrò tra un paio d’anni, ma di certo penso che dopo molte stagioni e periodi fuori, la madre terra chiama, pertanto cercherò di crearmi un piccolo spazio nella mia città”.