Interviste

Il carciofo, frutto del sudore e sacrificio. “Innamorato del mio lavoro”.

Una vocazione quella per i carciofi che ha portato il signor Gaetano a rinunciare ad altre opportunità per continuare la tradizione di famiglia. Al momento, la sua passione è così grande da coltivare ben 30 ettari con carciofi e grano a cui dedica anima e corpo nonostante gli alti e bassi. Un lavoro duro, senza dubbio, ma “fai un lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita”. Sveglia tra le quattro e le cinque del mattino per dedicarsi al lavoro che precede quello nei campi: prendere gli operai, fare colazione, prepararsi alle dure ore nei campi. Senza dubbio, vedere crescere le piante, dal terreno vuoto, ai piccoli germogli, ai frutti, il tutto è pura soddisfazione che spinge a credere nel duro lavoro.

Da Novembre ad Aprile si raccolgono i frutti che passano di generazione in generazione, infatti oltre a Gaetano, anche il fratello Giovanni e figli Carmelo e Carmelo che un giorno potrebbero avere l’opportunità di continuare l strada che gli avi hanno battuto con amore e sacrificio. Purtroppo non c’è una bella prospettiva futura: negli ultimi tempi ci sono stata rincari di tutti i generi, dai concimi  al gasolio, passando dall’energia elettrica e dalle strumentazione necessarie. Purtroppo aumentare i prezzi dei prodotti non è realmente utile, infatti, nonostante si cerchi di aumentare un po’ il prezzo di vendita  non si riesce a coprire appieno tutte le spese e chi ci guadagna veramente è il rivenditore e non il produttore.

Si spera in tempi migliori che vadano oltre l’abbandono delle campagne, sperando anche in una maggiore assistenza da parte degli enti governativi di riferimento.

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Cristina Acquaviva

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