Passeggiando per le strade di Roma, capita di sentire un profumo inebriante che riporta alla mente i sapori che hanno scritto la storia dell’Italia.

L’amatriciana è originaria della città Amatrice in provincia di Rieti. E’ un primo piatto semplice, contadino, tramandato da generazione in generazione per via orale. I pastori che vivevano tra le montagne di Amatrice, portavano nelle loro sacche gli ingredienti necessari per la preparazione di questa pasta, tra cui: pezzi di guanciale, pecorino, strutto, pepe nero e pasta essiccata (pasta alla gricia). Nel 1600 quando iniziarono a spostarsi nelle campagne romane, venne introdotto il pomodoro.

  • Spaghetti 320 g
  • Pomodori pelati 400 g
  • Guanciale di Amatrice 150 g
  • Pecorino romano da grattugiare 75 g
  • Sale fino q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Peperoncino fresco 1
  • Vino bianco

Iniziate con il guanciale, eliminate la cotenna e tagliatelo a fette e riducetele a listarelle. A questo punto scaldate un filo di olio in una padella, meglio se d’acciaio, e aggiungete il peperoncino intero e il guanciale tagliato. Fate rosolare a fiamma bassa per 8 minuti fino a che il grasso non sarà diventato trasparente e la carne croccante, non dimenticate di mescolare spesso. Appena il grasso sarà sciolto sfumate con vino bianco e lasciate evaporare.

Trasferite il guanciale in un piatto e tenete da parte, nella stessa padella versate i pomodori pelati, sfilacciateli con le mani, proseguite la cottura del sugo per circa 10 minuti. Nel frattempo fate bollire gli spaghetti e scolateli al dente. Regolate di sale ed eliminate il peperoncino dal sugo. Aggiungete il guanciale in padella e amalgamate bene. Scolate gli spaghetti direttamente in padella in modo da far amalgamare la pasta con il condimento. Impiattate e servite con una spolverata di pecorino grattugiato.