Il pane carasau, piatto tipico della Sardegna ha una storia molto antica legata principalmente alla pastorizia. In Sardegna veniva infatti preparato da mogli e figlie per coloro che si occupavano dei pascoli. Realizzando il pane carasau con ricetta originale si ha infatti un pane in grado di mantenersi a lungo senza perdere la sua fragranza.
Per la sua particolare croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione, e anche chiamato “carta da musica”. Il pane carasau ha l’aspetto di una vera e propria cialda croccante; è composto da sfoglie circolari totalmente prive di mollica.
Scopriamo quindi come si fa il pane carasau anche a casa
-400 g di semola di grano duro rimacinata
-7 g di lievito di birra fresco
– 170 ml di acqua
– sale q.b.
Iniziate sciogliendo il lievito in un bicchiere d’acqua.
In una ciotola capiente, versate la semola insieme all’acqua e iniziare a mescolare aggiungendo anche un pizzico di sale, continuate la lavorazione del composto fino a ottenere un impasto liscio, omogeneo ed elastico, dategli la forma di una palla e mettetelo a lievitare per circa 15 minuti.
Una volta passato il tempo, dividete l’impasto in tre o quattro panetti. Ricavatene dei dischi sottili e sistemateli su un canovaccio pulito e spolverato con la semola. Metteteli a lievitare coperti, a temperatura ambiente, per circa 3 ore o comunque fino al raddoppio del volume.
Trascorso il tempo, prendete i dischi e allargateli con il mattarello, facendoli il più larghi possibile, sistemateli in dei panni ricoperti di semola; coprite e fate riposare per altri 30 minuti.
Inserite in forno a temperatura massima e fate cuocere per 20 minuti o comunque fin quando non inizia a gonfiarsi. Appena è completamente gonfio estraetelo dal forno e, con l’aiuto di un coltello, tagliate la parte superiore, così da ottenere 2 dischi distinti. Procedete in questo modo con tutti i dischi di impasto che avete preparato.
Rimettete entrambe in forno per farle seccare internamente.
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