La finanziera alla Piemontese è un piatto tipico del Piemonte, il nome deriva dall’abito indossato nel 1800 dai banchieri e dagli uomini di alta finanza.

Spesso questo piatto viene anche denominato “Finanziera alla Cavour” proprio perché lo statista torinese era molto ghiotto di questa pietanza.

E’ un piatto composto da parti di scarto di carni bovine e bianche. La prima ricetta conosciuta risale al 1450 ed è stata proposta dal Maestro Martino.

  • 150 g di creste di pollo
  • 150 g di fegatini di pollo
  • 50 g di funghi porcini secchi ammorbiditi in acqua tiepida (se piacciono)
  • 1 bicchiere di farina bianca
  • 150 g di animelle di vitello
  • 70 g di burro
  • 150 g filoni di vitello tagliati a pezzi
  • 1 cucchiaio di aceto di vino rosso
  • 150 g di fesa di vitello
  • 1 bicchiere di vino bianco o marsala secco
  • sale (q.b.)

In una casseruola, mettete le creste di pollo e le animelle di vitello in acqua salata, fate sbollentare qualche minuto, togliete dal fuoco, sgocciolatele bene, pelatele e risciacquatele.

Pulite bene i filoni e tagliateli a fettine; pulite i fegatini di pollo e affettateli. Tagliate la fesa a pezzettini. Prendete una padella, fate sciogliere il burro e fate rosolare le fettine di fesa e filetto, poi infarinate le animelle, i filoni, i fegatini e le creste di pollo e aggiungeteli in casseruola alla carne. Fate cuocere per 10 minuti, salate e irrorate con il vino. Aggiungete i funghi strizzati e sminuzzati. Continuate la cottura per un quarto d’ora. Servite ben caldo.