Uno dei piatti mediterranei più apprezzati è senza dubbio il pesce all’acqua pazza, un’antica cottura nata dai pescatori del Sud.

Questo termine affonda le sue radici nelle regioni di mare del sud Italia, consiste nella cottura dei pesci in acqua, sale, olio, aglio, pomodorini e prezzemolo tritato. Di solito i pesci che si abbinano a questo tipo di lavorazione sono: Persico, la Pezzogna, l’Orata, il San Pietro, la Gallinella e la Spigola, il metodo dell’acqua pazza è molto sano e ipocalorico.

Le origini dell’acqua pazza non sono ben definite, alcuni dicono che sembra sia stata ingegnata dai pescatori dell’isola di Ponza, altri sostengono che i pescatori partenopei di Capo Miseno e dell’Isola di Capri rivendicano la paternità. Quello che è certo è che i pescatori utilizzavano nella cottura l’acqua di mare, magari accompagnata con un po’ di vino, per dare quel tocco di sapidità al pesce appena pescato, risparmiando sul sale. C’è anche chi afferma che venne introdotta a Napoli per ovviare al problema del costo elevato del sale.

Ingredienti

  • Spigola fresca 1
  • Pomodorini ciliegino 15
  • Cipolla 1
  • Peperoncino 1
  • Aglio 1
  • Sedano 1
  • Prezzemolo 1 ciuffo
  • Vino bianco mezzo bicchiere
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Olio evo q.b.

Pulite bene la spigola eviscerata sotto l’acqua corrente, asciugatela e salatela all’interno e all’esterno. Affettate la cipolla, la costa di sedano, tagliate i pomodorini e tritate il prezzemolo. Soffriggete tutto con due cucchiai di olio e aggiungete aglio e peperoncino. Salate, pepate e sfumate un con po’ di vino bianco, lasciandolo evaporare. Aggiungere due bicchieri di acqua e portare a bollore. Adagiate la spigola nel brodo, e lasciate sobbollire a fuoco basso per 10 minuti. Giratela e portate a cottura per altri 10 minuti.

Togliete la spigola tenendola in caldo e fate restringere il sughetto a fuoco vivace. Appena pronto sfilettate la spigola e servite il piatto caldo.